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Sul Podio

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Ritratto d'artista

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foto Zaccaria FI foto sul bastimento per USAMascagni realizzò tournée in tutta Europa e oltre oceano:

ITALIA- INGHILTERRA – GERMANIA - AUSTRIA- FRANCIA- SPAGNA- ROMANIA- RUSSIA-STATI UNITI D'AMERICA - SUD AMERICA...

Nelle grandi tournée all'estero Mascagni proponeva programmi poliedrici. Inseriva i grandi musicisti italiani del passato da Rossini a Verdi. Concertava frequentemente titoli dei suoi colleghi della cosiddetta Giovane Scuola, da Puccini a Giordano a Leoncavallo.

Subito dopo la prima rappresentazione di Cavalleria Rusticana, venne chiamato in tutta Europa.

Già nel maggio 1892, l’Imperatore Francesco Giuseppe inaugurò al Prater una grande manifestazione ideata dalla principessa Paolina di Metternich, l’ Esposizione Internazionale di Musica e Teatro in cui le varie nazioni presentano le loro creazioni più significative. Sonzogno porta i Maestri della sua casa. (da “Pietro Mascagni” di Cesare Orselli- 1911) Sarà Cilea a confermare che fu Mascagni ad avere dai viennesi grandiose manifestazioni di simpatia ed ammirazione. Il più grande giornale uscì con un articolo “Vienna mascagnizzata!”

Nel 1893 andò in tournée prima a Berlino, poi a Londra, dove conobbe tra l’altro Francesco Paolo Tosti, che dal 1880 era Maestro di canto presso la Corte Inglese. Gli venne presentata la Regina Vittoria, che lo invitò a dirigere al Castello di Windsor (da “Un avventuroso dell’opera “ di Roberto Iovino).

Mascagni raccontò di aver vissuto uno degli episodi più divertenti della sua vita: “La sera andai a dirigere Cavalleria. Si avvicina un signore che gli dice: “ Ci vogliono i guanti… non si può stare davanti alla Regina senza guanti… e poi deve dirigere voltato verso la Regina, perché non si può dare le spalle alla Regina” . Mascagni esterrefatto si fece prestare un paio di guanti enormi dal direttore di palcoscenico. Ma al termine del Preludio, la stessa Regina Vittoria gli concesse di togliersi i guanti e di voltarsi verso gli artisti, riconoscendo il suo imbarazzo. Alla fine del concerto, la Regina era commossa dalla sua musica, in particolare dall’Intermezzo dell’Amico tchaikovskyFritz , tanto da regalargli un suo ritratto in cornice d’argento. Il commento di Mascagni a Tosti fu:” “Poveretta come fa a vivere con tutti quei maggiordomi intorno, noiosi come le mosche? Non mi crederai ma quando mi ha salutato e mi ha dato la mano stavo lì lì per abbracciarla”.

 Nel 1898 Mascagni tenne sei concerti alla Scala dirigendo, tra l'altro, per la prima volta in Italia la Patetica di Cajkovskij:
"Il M° Mascagni - osservò il "Corriere della sera" nel numero del 13/14 aprile 1898 - possiede senza dubbio le più rare qualità dell'interprete e del direttore. Ogni suo nuovo concerto ne è la prova evidente...".

Ugualmente elogiativo l'articolo pubblicato sulla "Gazzetta Musicale di Milano" nel quale si legge una curiosa annotazione relativa ad un altro pezzo in programma, l'Agape sacra" dal Parsifal di Wagner: "Ottimo il coro interno opportunamente collocato in alto e che in molti punti produsse commovente effetto."

mascagni che dirige AidaNel 1901, per la morte di Verdi, fu richiamato a Vienna a dirigere la Messa di Requiem, e su insistenza di Mahler anche Cavalleria al Teatro Imperiale. Nel 1902 eseguì Don Giovanni di Mozart a Madrid per l’ascesa al trono di Alfonso XIII.

Importante la tournèe, nel marzo e nell'aprile 1902, a Praga, Bucarest, Budapest, Vienna, Varsavia e Berlino: "Da Varsavia - si legge sulla "Cronaca musicale" di Pesaro (nn. 11-12 del 1902) - telegrafavano al Giornale d'Italia: ieri sera ha qui avuto luogo l'ultimo dei tre grandi concerti strumentali e vocali sotto la direzione di Pietro Mascagni.
“Il successo è stato indescrivibile. Pubblico immenso; parecchie migliaia di persone furono rimandate indietro. I signori più vicini abbracciavano Mascagni: le signore gettavano fiori, guanti, fazzoletti: sembravano tutti impazziti".

Mascagni a New YorkNel 1902, firmò un contratto con l’impresario Aubrey Mittenthal per un tour negli USA.

Come scrive Mallach ”nel 1902 l’opera negli USA era ancora un’arte importata, realizzata da Europei o da Europei Americanizzati che accoglievano delle star come Francesco Tamagno o Nellie Melba… per Mascagni fu differente… il pubblico era ansioso di ascoltare Mascagni che dirigeva Cavalleria o IRIS o il Guglielmo Ratcliff, mentre le cronache mondane riportavano il suo abbigliamento eccentrico ed il suo comportamento come affascinante ed esotico!!”

Quando arrivò con la moglie a New York, migliaia di persone della comunità Italiana a New York, percorsero Broadway con lui, con bande fino all’Hotel Savoy. Ebbe solo due giorni di prove prima di aprire al Metropolitan Opera House con Cavalleria Rusticana e Zanetto. Il pubblico fu entusiasta e Mascagni ed i cantanti furono interrotti spesso dagli applausi. Il Musical Courier ed il New York Times elogiarono le opera, nonostante l’orchestra avesse riunito elementi italiani ed americani , a causa di un equivoco dei sindacati.

Tre giorni dopo, il vero debutto Americano fu la rappresentazione dell’Iris a Filadelfia .

IRIS era un lavoro difficile e stimolante. Era il prodotto dei venti decadenti che spiravano da Parigi a Vienna, l’atmosfera giapponese richiamava il gusto dell’esotico di quel periodo, gusto che poi diede senso al successo di molti anni dopo di Madame Butterfly del maestro Puccini.

Con il Preludio dell’Inno del Sole, il pubblico “fece risuonare la sua approvazione”, Ancora una volta il Musical Courier fu entusiasta, considerò Mascagni “un inconsapevole metafisico, un Maestro, un uomo dalla profonda e ricercata raffinatezza”

“Per la Comunità Immigrata Italiana, la presenza stessa di Mascagni era un trionfo , un’occasione di gloria nella tradizione artistica del loro paese”. Come Mallach ricorda nel suo libro “Quando Mascagni arrivò a Filadelfia, il suo treno ritardò molto dopo mezzanotte: 5.000 Italo- Americani, bande musicali e tutti, lo aspettarono pazientemente alla Stazione di Broad Street. Con lo stupore di Mascagni, quasi tutte le Comunità Italiane nella parte orientale degli Stati Uniti avevano la loro Società o Banda Mascagni“

P.MASC DIRETTORELo stesso avvenne anche a Boston. Il Boston Herald chiamò Cavalleria “una rivelazione” e “Zanetto” un piccolo splendido capolavoro. Ma l’impresario Mittenthal decise di abbandonare l’impresa, accusò il compositore di dovergli del denaro: in realtà sia Mascagni che gli artisti non erano stati ancora pagati . Solo alla fine di Novembre, Mascagni riuscì a firmare un nuovo contratto con Richard Heard e poté continuare la sua tournée. Ebbe una serie di concerti a Gennaio con la Theodore Thomas Orchestra (che diventò poi la Chicago Symphony Orchestra), di grande successo, tanto da ritemprare lo spirito del compositore. Alla fine di gennaio del 1903, lui e Lina salirono sul treno per San Francisco, dove rimase per circa due mesi, festeggiato dalla Comunità Italiana.

La stampa locale mostrò subito un entusiasmo senza riserve per la visita inaspettata del compositore. Vennero descritti in modo dettagliato le sue abitudini, la sua personalità colorita, il fatto che fumasse sigari toscani , che fosse sempre elegante e sorridente.

Il Preludio dell’Iris generò un grande plauso nella critica, ma l’Intermezzo di cavalleria conquistò il pubblico. The Examiner riportò che circa 500 donne di San Francisco la sera prima avevano aspettato che Mascagni uscisse da Jones Street (uscita laterale del Teatro), controllate dalla polizia, per poter riuscire anche solo ad intravedere la sua figura.

Vanity fairTale accoglienza non lasciò freddo il compositore, che compose proprio un piccolo frammento per piano intitolato Un pensiero a San Francisco, con cui Mascagni voleva ringraziare la gente di San Francisco per la loro continua manifestazione di simpatia e di affetto.

Il concerto finale avvenne qualche giorno dopo, con lo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di un monumento a Verdi. Dopo neanche una settimana, Mascagni e sua moglie si imbarcavano sul Savoia a New York per tornare in Italia.

BUENOS AIRES - 8 MAGGIO 1911

  "Annuccia mia, il mio arrivo qui fu una festa solenne, mai veduta. 2000 persone mi attendevano sulla  banchina; ed era uno spettacolo magnifico visto dal piroscafo. Molte bande suonavano la mia  musica. La banda Comunale suonò molto bene L'Inno al Sole. Quando scesi a terra, l'entusiasmo di  tutta quella folla divenne feroce ed ebbi paura di essere soffocato: fui sbattuto di qui e di là, pestato da  tutte le parti tanto che per tre giorni ebbi dolori alle braccia e al petto."

Nelle grandi tournèes all'estero Mascagni proponeva programmi molto variati. Inseriva i grandi musicisti italiani del passato da Rossini a Verdi. Concertava frequentemente titoli dei suoi colleghi della cosiddetta Giovane Scuola, da Puccini a Giordano a Leoncavallo.


Elenco delle opere liriche eseguite da Mascagni, divise in ordine alfabetico per compositore.

B

 COMPOSITORE

 OPERA

PRODUZIONE

 ANNO

 BELLINI, Vincenzo  Norma Roma - Costanzi  1910
   I Puritani Napoli - San Carlo  1919
 BIZET, Georges  Carmen So. America  1922
 BOITO, Arrigo  Mefistofele Roma - Costanzi  1910




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